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Nel 1997 all’Istituto Magistrale Statale “Margherita di Savoia” di Napoli ricevetti un Bando di Concorso di Poesia per alunni di scuole di ogni ordine e grado. Decisi di partecipare con la mia IV C ma feci arricchire i versi con immagini che, con la percezione visiva, valorizzassero le emozioni descritte con le parole. Una delle mie alunne vinse il 1° Premio e fu così che conobbi, l’allora professoressa Angela Procaccini.

Sono passati 25 anni e ci siamo ritrovate. Angela, con un brillante percorso professionale, sempre in ascesa   mi ha accolta quale Dirigente Scolastica dell’Istituto “Il nuovo Bianchi” per proporle l’adesione al Progetto di Mirella Barracco “La Scuola adotta un Monumento”. Mi sono fatta portavoce del Parroco Don Salvatore Giuliano, il quale mi ha affidato il compito di far conoscere e soprattutto ri-conoscere ai napoletani e ai turisti la Basilica di San Giovanni Maggiore, la più antica della nostra città, chiusa e dimenticata per oltre 40 anni.

Angela siamo curiosi di conoscere il tuo percorso professionale

Ci spiega la Dirigente: – Lungo e variegato ed ha origine a seguito di una grave tragedia familiare. I Greci dicevano “pathei mathos”, attraverso la sofferenza, la conoscenza. Infatti ho aperto la mia mente e il mio cuore alla cultura in senso ampio ed alla conoscenza “globale” dei giovani studenti che mi venivano affidati.

Percorso variegato perché si è allargato e distribuito su vari fronti: la Commissione Adozioni Internazionale (Roma – Presidenza del Consiglio dei Ministri) con il conferimento del titolo di Cavaliere della Repubblica; collaborazione alla Presidenza della Provincia di Napoli con Amato Lamberti (Progetto Conosciamo la Palestina). Il superamento del Concorso a Dirigente Scolastico mi ha portato prima nell’Isola d’Ischia all’Istituto Superiore polifunzionale “Mennella”. Quindi l’ITNS “Duca degli Abruzzi” di Napoli-Bagnoli, dove ero anche Presidente del Museo del Mare. Da qui l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica. A seguire sette anni di collaborazione col Vicesindaco di Napoli, Enrico Panini, nell’Amministrazione De Magistris.

Oggi dirigo l’Istituto “Il nuovo Bianchi”, un tempo gestito dai Padri Barnabiti, tornato a nuova vita grazie alla Fondazione Grimaldi ed alla Compagnia dei Figliuoli di ex alunni.

Cosa ti ha spinto ad adottare la Basilica di San Giovanni Maggiore?

In primo luogo la conversazione con Margherita Calò. In secondo luogo la meraviglia destata in me durante la visita in loco. In terzo luogo, la conoscenza del Parroco Don Salvatore Giuliano la cui accoglienza,  competenza culturale e artistica, nonché la fattiva energia mi hanno immediatamente convinta.

Come intendi procedere:

Procederò per gradi, grazie alla collaborazione dei miei docenti. In un primo step si faranno conversazioni in classe per preparare gli alunni al monumento che andranno ad adottare; in un secondo step facendo visita in loco; in un terzo step rendendo gli alunni protagonisti e quindi illustratori ai visitatori in italiano e in inglese, per il bilinguismo del nostro Progetto Formativo.

Quali obiettivi ti poni per la riscoperta della Basilica di San Giovanni Maggiore:

In primo luogo la Basilica sarà inserita nell’elenco dei monumenti de “La scuola adotta un monumento” promosso dalla Fonazione Napoli Novantanove di Mirella Barracco. In secondo luogo la presenza di docenti, alunne e famiglie della scuola favorirà la conoscenza e la divulgazione della storia artistica e culturale di un luogo prestigioso e dimenticato ai più per oltre quarant’anni.

Per te è stato emozionante vedere la tomba di Partenope e la statua interpretata da Lello Esposito:

Sorpresa ed emozione fortissima quando mi sono trovata di fronte alla lapide che, per la leggenda, protegge il corpo della Sirena. Tutti noi, napoletani veraci, subiamo il fascino di Partenope che ha dato il nome alla Nea Polis greca. Non solo il nome, ma anche il fascino ed il mistero che un po’ sono connaturati alla nostra origine. La meraviglia si è accresciuta quando sono stati aperti i battenti di una nicchia, dentro cui è custodita la statua della Partenope interpretata dallo scultore Lello Esposito. Emozione su emozione che sarà rinvigorita durante l’evento del 28 settembre a Napoli, presso il Maschio Angioino durante la “Naples Shipping Week”- nella performance “Napoli e la sua lunga storia con il mare” dedicata all’amata sirena.

E ora parlaci del tuo ultimo libro

Questo è il mio decimo libro, il terzo pubblicato con Graus Editore. Si intitola “Il silenzio degli adolescenti” ed è una silloge di dieci racconti aventi per protagonisti bambini e adolescenti. Le prefazioni sono scritte da Melita Cavallo, già Presidente del Tribunale dei minorenni di Roma e della CAI, e Gianluca Guida Direttore dell’I.P.M. di Nisida.    Il silenzio dei ragazzi è il filo conduttore di questi racconti in cui si intrecciano profili emotivi singolari, unici, che trovano la forza di reagire alle ansie della vita. Noi tutti, genitori ed educatori, sappiamo bene quanto sia fragile questa fase della vita e come spesso sia necessario per tanti ragazzi una ri-nascita. Il mio pensiero, nello scrivere di altri adolescenti, è sempre rivolto alla mia bambina, Simonetta, che mi ha aiutato nei vari momenti della vita. Anche l’exerga del libro è dedicato a Lei.

“E saprò accarezzare nuovi fiori Perché tu mi insegnasti la tenerezza”

Pablo Neruda

Non mi resta che aggiungere un augurio ad alunni e docenti per un prossimo anno scolastico arricchito dalla presenza dell’adozione della basilica che merita un ruolo primario nell’arte dei monumenti di Napoli.


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