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LISTE DI ATTESA, LA SCALATA QUASI IMPOSSIBILE: MANCANO MEDICI E INFERMIERI

Liste di Attesa
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Liste di attesa infinite e soluzioni improbabili.

La Meloni per risolvere il problema delle liste di attesa promette gli incentivi sugli straordinari, visite specialistiche il sabato e la domenica e, chissà, quante altre sorprese.

La Meloni per risolvere il problema delle liste di attesa promette gli incentivi sugli straordinari, visite specialistiche il sabato e la domenica e, chissà, quante altre sorprese.

Tutto bellissimo, ma appena si spulcia fra le risorse finanziarie si scopre che sotto il vestito non c’è niente. La mancanza di medici e infermieri, l’inesistenza di risorse finanziarie destinate alla grande impresa sono zero!

Meloni dimentica che: senza soldi non si cantano messe! Non si comprende come potrebbero essere azzerate le liste di attesa se mancano circa 4 mila medici di medicina di emergenza-urgenza (MEU).

Circa 1033 medici hanno lasciato i PS, 467 nuovi ingressi coprono appena il 45% di medici dedicati a questo reparto. Per coprire i turni si è provveduto all’utilizzo di medici di altri reparti (29%), contratti atipici (54%), specializzandi di emergenza urgenza (32%), cooperative (28%), i medici non MEU comandati dalla direzione (20%).

La tragica realtà è sotto i nostri occhi, il Tribunale dei diritti del malato ha denunciato che almeno 300 mila persone hanno atteso 3 giorni prima di avere un posto letto. Questi dati sono riferiti al 2023 (da redazione, della Voce dei/per i Medici, 2024, Fondazione Gimbe).

Identico problema è presente per gli infermieri costretti tanto quanto i medici a doppi turni anche notturni. Gli infermieri sono 6,2 per mille abitanti in Italia, nella media OCSE sono 9,9 per mille abitanti.

La divisione tra Nord e Sud è netta. Al Nord Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria tra le Regioni con molti infermieri a differenza di Calabria, Sicilia e Campania con una media di 3,8, 3,77 e 3,59 infermieri per mille abitanti (da redazione della Voce dei/per i Medici, 2024 e Fondazione Gimbe).

Non si possono fare riforme a costo zero, sono un inganno che crea sfiducia nelle istituzioni.

www.salute.gov.it


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