La Mostra del Giocattolo Antico all’Archivio di Stato di Napoli
l’interessante esposizione e’ in programma fino al 30 gennaio 2023
di Margherita Calò
La Mostra del Giocattolo Antico è in programma fino al 30 gennaio 2023 al piano espositivo dell’Archivio di Stato di Napoli. La Mostra attinge alla pregevole collezione di giocattoli antichi di Vincenzo Capuano, che ne ha raccolti oltre 8 mila, e il suo percorso espositivo è la conferma di un assunto: “Non c’è nulla di più serio del gioco”, punto focale della fantasia e della creatività di bimbi e adulti.
Sono gli oltre mille i giocattoli antichi allestiti in otto aree tematiche, con una immaginifica scenografia di Donatella Dentice d’Accadia e la direzione della dottoressa Candida Carrino.
Si viene proiettati in un ambiente fantastico, complice la cornice antica del Monastero dei Santi Severino e Sossio, i suoi affreschi fra il ‘400 e il ‘600; le sue vestigia, a partire dall’VIII secolo; i suoi Chiostri, oasi di pace, che favoriscono una fiabesca passeggiata nel magico e vario mondo del gioco.
Gli esemplari esposti sono principalmente riferibili agli anni compresi tra il 1860 e il 1940, l’età dell’oro per il giocattolo; non mancano però i più antichi, a partire dalla prima metà del XVIII secolo. Si tratta di pezzi rarissimi, talvolta unici, che dimostrano l’ingegno e le capacità tecniche e artigiane dei creatori, tali da lasciare sbalorditi.
Una meta ideale anche alla scoperta del fascino dell’Archivio di Stato, dove i giocattoli sono stati ben inseriti tra i volumi pregiati per la ricerca nel settore della storia medievale, moderna e contemporanea d’Italia e d’Europa e gli affreschi che ne decorano pareti, volte e soffitti.
E’ stata creata un’armonia di forme e colori che si intersecano, si fondono e si unificano lasciando i fruitori incantati, ove gli sguardi si sperdono e la percezione sensoriale restituisce emozioni irreali.
Questa mostra viene allestita dopo ben sei anni da quella, ormai dimenticata del 2016. Nella storica cornice del Refettorio del Convento di San Domenico Maggiore, dall’8 dicembre 2016 al 19 marzo 2017 fu presentata Storie di giocattoli dal Settecento a Barbie, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e allestita da Vincenzo Capuano.
In quell’occasione ebbi il piacere di conoscerlo e avemmo una lunga conversazione sulla necessità di avere a Napoli una sede permanente di un museo del giocattolo. Convinta dalla sua preparazione, non solo storica ma soprattutto tecnica, sulla realizzazione dei giocattoli dal XV secolo ai giorni nostri, gli donai una bambolina ed un cavallino di panno che conservavo gelosamente dalla mia infanzia.
Dopo sei anni i discorsi non cambiano ed ecco le impressioni di Vincenzo Capuano:
– La collezione, denominata il Museo del Giocattolo di Napoli, oggi cerca una sede stabile e definitiva al centro della nostra città. Ogni grande capitale europea considera ormai il museo del giocattolo al pari delle altre grandi istituzioni museali: pinacoteche, musei d’arte antica e contemporanea. In Italia questo ancora non accade, soprattutto al Sud. La ragione è la carenza di studi sull’argomento, che relega il giocattolo antico a rango di oggetto da collezione o, nella migliore delle ipotesi, prodotto di buon artigianato. Le dimensioni e la ricchezza della collezione mi hanno indotto ad osservarla come una grande installazione capace di raccontare, come le raccolte di preziosi documenti, la storia umana. Una storia fatta di tante storie -.
Riusciremo a realizzare un Museo Permanente del Giocattolo a Napoli? Tanti sono gli spazi inutilizzati in città e troppi abbandonati. Con questo articolo intendo sostenere il progetto che Capuano cerca di realizzare da dieci anni e che ci auguriamo si concretizzi. Per ora speriamo di non aspettare altri sei anni per la prossima mostra.
foto di Margherita Calò