Don Peppe Diana, eroe dei nostri tempi

di Antonio Bianco
La visita di Sergio Mattarella a Casal di Principe nel giorno in cui fu assassinato Don Peppe Diana lava l’immotivato pregiudizio nei confronti dei cittadini di Casale di connivenza con la camorra. In 20 anni Casal di Principe ha voltato pagina con Don Peppe Diana, eroe dei nostri tempi, che ha dato voce alla comunità denunciando nelle sue omelie i gravissimi reati commessi dai camorristi. Con le parole e la sua opera pastorale piantava il seme del riscatto e della liberazione dal giogo violento della camorra, praticato con le intimidazioni e gli omicidi.
Don Peppe Diana ha donato la sua vita per poter vivere alla luce del sole, senza aver paura di denunciare chi delinque; il suo esempio ha contagiato gli abitanti di Casale. Aria nuova ha incominciato a soffiare a Casal di Principe con l’elezione del sindaco Renato Natale, che ha guidato il comune per ben 10 anni. I beni confiscati alla camorra sono stati impiegati in attività produttive che offrono lavoro e speranza di riscatto ad una terra afflitta dalla disoccupazione e dall’emigrazione. Uno di questi beni confiscati ha dato vita ad un ristorante che è stato denominato N.C.O (Nuova Cucina Organizzata). La sigla potrebbe evocare, nel nome, l’organizzazione che aveva seminato morte a Casale e in provincia di Caserta ma, in realtà, dalla terra insanguinata dagli omicidi della camorra germoglia la vita, dal seme della ribellione al mal affare nasce il ristorante la Nuova Cucina Organizzata, fonte di vita e non di disperazione e sopraffazione.
Don Peppe Diana ci ha indicato la strada da percorrere, l’unione fa la forza, da soli siamo prigionieri delle nostre paure.
fonet immagine: dasud.it
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