Dicembre 2, 2023

Ponte sullo stretto: necessario per la rinascita del Paese

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di Antonio Bianco

Il ponte sullo stretto di Messina divide la politica italiana. L’UE nel 2002 programmò i lavori delle Reti Trans European Network considerando strategico il ponte sullo stretto di Messina, essenziale per collegare con l’alta velocità Palermo a Berlino. Un collegamento ferroviario veloce che dal mediterraneo si dovrebbe incuneare nel cuore dell’Europa, trasferendo le merci provenienti dal canale di Suez con le navi container. I vantaggi sarebbero molteplici per la crescita del PIL del Sud. Infatti i porti di Augusta e di Gioia Tauro sono privi dell’alta velocità, fatto che li rende meno convenienti per l’attracco delle navi containers provenienti da Suez che, invece ritengono più vantaggioso attraversare Gibilterra e sbarcare le merci nei porti di Amburgo, di Rotterdam e di Anversa.

La mancanza del ponte di Messina scarica sull’economia siciliana i cosiddetti “costi dell’insularità” che, secondo le stime degli uffici della regione Sicilia e dell’istituto di ricerca Prometeia, sono pari a 6,54 miliardi, rappresentano il 7,4% del PIL regionale ed incidono come tassa su ogni siciliano per 1.300 euro. La Sicilia ha i costi più alti per i trasporti in Italia ed in Europa che rendono meno competitive le merci. Diversamente vi sarebbero dei benefici occupazionali per la Sicilia e l’intero Sud, afflitto dall’inarrestabile migrazione di meridionali in cerca di lavoro.  L’Italia con il PNRR investe sui porti di Genova e di Trieste, dimenticando che Gioia Taura è il porto con i fondali più profondi che consentono alle mega navi container di attraccare ai suoi moli. Il ponte sullo stretto è un’opera fondamentale insieme alla realizzazione dell’alta velocità Palermo-Messina-Catania ed al completamento o inizio lavori degli assi viari nell’intera Sicilia. Non vi è rinascita dell’isola, del Meridione e dell’intera nazione senza il secondo motore economico italiano. Occorre invertire la rotta che impedirà all’Italia di rimanere ai margini del contesto economico europeo e mondiale.


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