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Deraglia il treno merci, diventa realtà lo spacca Italia

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Lo sviamento di alcuni carri di un treno merci, ha interrotto la linea ferroviaria tra Battipaglia e Sapri, i collegamenti sono garantiti con autobus che rendono ancor più gravoso e lento il viaggio dei passeggeri da e verso il Sud. Il gap infrastrutturale tra le due aree del paese diventa ancor più evidente in situazioni di emergenza, i pochi investimenti dedicati a questa tratta ferroviaria, il transito di treni passeggeri e merci sugli stessi binari, forse la ridotta manutenzione, trasforma in realtà la separazione tra il Sud ed il Nord della penisola. La TV di Stato racconta che i treni regionali e l’inesistente alta velocità si fermano a Battipaglia.  L’alta velocità è una menzogna che può essere dimostrata consultando l’orario ferroviario ed i tempi di percorrenza tra: Napoli e Milano, circa 680 km percorsi in circa 5 h; Napoli e Reggio Calabria, circa 450 km percorsi in circa 5 h. Su quest’ultima tratta non si raggiunge la velocità di 300 km/h, pur impiegando in modo inappropriato il treno freccia rossa.

Sull’Italia, già ora, divisa, sperequata, a due velocità e disuguale nel godimento dei diritti, metterà la pietra tombale lo spacca Italia, approvato con la legge Calderoli, è il do ut des tra il regionalismo differenziato voluto dalla Lega ed il premierato imposto dalla patriota Meloni.  Un atto scellerato che rompere il patto costituzionale di unità e coesione nazionale che darà vita ad una nazione federale con tante piccole patrie incarnate dalle regioni. È ora di alzarsi in piedi, va firmato il referendum abrogativo della legge Calderoli al fine di impedire la balcanizzazione del paese.

Antonio Bianco


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