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Bonaccini: quando la coerenza non è una virtù

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di Antonio Bianco

Cambia il tempo, cambiano le condizioni e Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, muta di pensiero. Ieri, in compagnia del Veneto e della Lombardia, riteneva indispensabile l’immediata messa in atto dell’autonomia regionale differenziata, oggi, che studia da segretario del PD, storce il naso e si contrappone alla proposta del ministro legista Calderoli. Forse la resipiscenza di Bonaccini è una mossa fatta ad arte? Vuole accaparrarsi i consensi della sinistra del partito al fine di essere eletto segretario del PD?

Sino a ieri concordava, in modo completo, con Calderoli e Salvini ed affermava che l’Emilia Romagna ha servizi efficienti in quanto ha saputo investire in modo proficuo le risorse finanziarie fornite dallo Stato Centrale. Non si è sentita la sua voce sul tema della spesa storica che, ancor oggi, consente al Nord di drenare cospicue risorse economiche a discapito del meridione.

Né sul fatto che fosse indispensabile consentire a 20 milioni di persone di essere trattati alla pari dei cittadini del Centro-Nord. Ancor oggi, come ieri, i meridionali sono obbligati ad emigrare per farsi curare oppure per lavorare. Né sulla proposta leghista di realizzare l’autonomia regionale differenziata senza che prima fossero definiti i Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP), indispensabili a rendere uniformi i diritti di cittadinanza su tutto il territorio nazionale. Né ha fatto sentire il suo dissenso sulla mancata ed integrale erogazione del 40% delle risorse finanziarie della spesa pubblica allargata, previste per legge, al Meridione, indispensabile a dotarlo di infrastrutture moderne per metterlo al passo con il resto del paese. Né si è sentito la sua voce sull’integrale erogazione dell’80% dei Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC), assegnati dalla UE al Meridione e dirottati verso il Nord, bulimico e sprecone. La coerenza non è una virtù, per un posto al sole si fa il triplo salto mortale. Così fan tutti e si manda al macero l’Unità e la coesione territoriale del paese.


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