Le autorità indagano …

Le autorità indagano, con questa frase va in onda la macabra rappresentazione delle morti “bianche”, persone sacrificate sull’altare della deregolamentazione, del massimo profitto e del minor costo per l’impresa.
Un loop infinito, dove la vita del lavoratore è degradata a fattore della produzione, causa ed effetto degli sporadici controlli dell’ Ispettorato del lavoro, della scarsa attenzione alla formazione del personale e del mancato utilizzo degli ausili indispensabili a prevenire gli infortuni.
In Italia, in media, muoiono 4 persone al giorno: nel 2022 si sono avuti 1090 decessi mentre nel 2021 sono stati 1221. Ai quali vanno
aggiunte decine di miglia di invalidi permanenti con costi rilevanti per il sistema sanitario e pensionistico.
Un silenzio assordante accompagna la mattanza, il rito è consunto è pieno di ipocrita commozione, mentre lo sdegno si esaurisce in una giornata di commemorazione ripetuta nel 2022 per 1090 e terminata con la frase dei media…. “le autorità indagano”.
Non vi è nessuna rivolta, siamo assuefatti alla notizia delle morti bianche, la riceviamo con senso di rassegnazione e poi giriamo lo sguardo altrove. Eppure se questi numeri fossero quotidianamente messi in atto dalla delinquenza organizzata si leverebbero grida sino al cielo, si invocherebbero leggi speciali e la mano di ferro contro chi uccide a sangue freddo.
Una domanda: le morti bianche non sono un omicidio che opprime ognuno di noi?
Facciamo sentire la nostra voce, non zittiamo la coscienza.
di Antonio Bianco