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CRESCITA PERSONALE E QUELLA “ONE THING” SU CUI FOCALIZZARTI

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Qual è il trucco? Cosa c’è dietro il successo di donne e uomini che hanno raggiunto il proprio obiettivo e hanno realizzato se stessi facendo esattamente ciò per cui sono venuti al mondo?


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crescita personale
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Qual è il trucco? Cosa c’è dietro il successo di donne e uomini che hanno raggiunto il proprio obiettivo e hanno realizzato se stessi facendo esattamente ciò per cui sono venuti al mondo? La risposta può essere tanto semplice quanto allo stesso tempo sembrare complicata per ciascuno di noi, figli di un’epoca tanto frenetica.

Di seguito qualche indizio.

Sapete che l’ autore Stephen King scrive almeno 2.000 parole ogni giorno, indipendentemente da cos’altro stia succedendo nella sua vita? “Non un giorno senza una riga” era anche il motto di Beethoven che ogni giorno scriveva musica; Il regista Robert Rodriguez  ha  l’abitudine di scrivere e dirigere un cortometraggio ogni mese, non importa quanto sia impegnato con altri progetti; Serena Williams, una delle tenniste di maggior successo di tutti i tempi, ha l’abitudine di allenarsi quotidianamente e praticare i suoi colpi; l’ imprenditrice americana fondatrice di una azienda multimilionaria, Sara Blakely, nominata nel 2012 tra le 100 persone più influenti al mondo e nel 2014, inserita da Forbes come la 93a donna più potente del mondo, ha sempre avuto l’abitudine di vendere regolarmente, impegnandosi nel fare almeno una chiamata di vendita al giorno; Pittori/trici come Pablo Picasso (che ha creato circa 2000 tele nella sua vita), Vincent van Gogh e Georgia O’Keeffe avevano l’abitudine di dipingere quotidianamente lavorando alle proprie tele per ore; La chef, scrittrice e personaggio televisivo statunitense Julia Child praticava le sue ricette e tecniche ogni giorno.

Concentrandosi su una singola cosa, ciascuno di loro è ed è stato in grado di affinare la propria arte e diventare personalità celebre e di successo.

Nella vita veloce di tutti i giorni, il rischio maggiore per ciascuno di noi è proprio quello di perdersi (perdere se stessi) di vista. Ogni giorno ci sono appuntamenti di lavoro, scadenze da rispettare, riunioni, questioni di famiglia, e problemi da risolvere continuamente. Naturalmente, è la vita ed anche il bello di essere vivi. Nonostante la fatica, gli sforzi, il caos e tutta quell’agitazione, pero`, spesso ci pare di non essere esattamente dove vorremmo trovarci. Come mai? Perché` nonostante il nostro impegno in tutte le attività di cui ci occupiamo, non sempre diamo il giusto spazio a quelle che sono realmente le nostre priorità naturali. Per avanzare, per raggiungere ciò che per noi rappresenta il nostro personale successo, non bisogna perdere di vista quella singola cosa cruciale per noi stessi  e dedicarle del tempo.

The one thing

Gli americani Gary Kelly e  Jay Papasan,  autori di “The one thing, testo su produttività personale e approccio al lavoro, offrono riflessioni interessanti per semplificare e ridurre al minimo stress e eccesso di lavoro ottenendo il massimo della soddisfazione personale. Nel loro libro i due autori spronano a dedicarci a ciò che ci interessa sul serio, a ciò che farà la differenza,  a quell’unica cosa che realmente ci serve per raggiungere i risultati che vogliamo nel nostro lavoro e quindi nella nostra vita. Il libro,  diventato un bestseller, è oggi di ispirazione per  innumerevoli persone. In “The One Thing”, si sostiene che il successo in qualsiasi area della vita può essere raggiunto concentrandosi ogni giorno sul singolo compito più importante. Attraverso dei consigli pratici e storie stimolanti, gli autori raccontando comeeliminando le distrazioni e mettendo tutta la nostra energia e attenzione in questa cosa, si possano fare progressi significativi verso i propri obiettivi reali (non quelli imposti da altri o dalle contingenze della vita)  e godere di una maggiore soddisfazione. Una delle intuizioni chiave del libro è dunque l’importanza della definizione delle priorità. Le nostre liste di cose da fare sono spesso intasate da un numero enorme di attività, rendendo difficile determinare ciò che è veramente importante. Concentrandoci efficacemente su una sola cosa ogni giorno, possiamo ridurre lo stress e aumentare la nostra produttività. Il libro infatti copre anche l’importanza di stabilire e suddividere gli obiettivi più importanti e complicati in passaggi più piccoli e gestibili. Questo aiuta a rimanere concentrati e motivati, oltre ad aumentare le nostre possibilità di successo. In questo modo è possibile vivere una vita più appagante e avere un impatto duraturo sul mondo. Sono tanti gli aneddoti menzionati dagli autori. Sono certa che a prescindere dai diversi campi di interesse di ciascuno di voi, fonte di ispirazione e motivazione possano essere le storie di persone esattamente come noi, che però hanno trovato la propria strategia personale per procedere e trovare la strada che li ha condotte al proprio obiettivo. Come ad esempio la storia del comico e attore Jerry Seinfeld. Costui ha usato il potere di concentrarsi sulla sua “unica cosa” per raggiungere il successo nella sua carriera. Secondo il libro, infatti,  Seinfeld aveva l’abitudine di scrivere barzellette ogni giorno a prescindere da ciò stesse accadendo nella sua vita. Per aiutarsi a rimanere concentrato su questa cosa, segnava una “X” su un calendario per ogni giorno in cui scriveva battute. L’idea era di mantenere la catena di “X” il più a lungo possibile, con l’obiettivo finale di non spezzare la catena. Nel corso del tempo, l’abitudine di scrivere battute è diventata così radicata che è diventata una parte fondamentale del suo successo come comico. Secondo quanto riferito, ha scritto ogni giorno per anni, anche quando non aveva uno spettacolo o un concerto in programma. Concentrandosi su “l’unica cosa” che sapeva avrebbe fatto la differenza più grande nella sua carriera, Seinfeld è stato capace di diventare uno dei comici più famosi della sua generazione.

La genialità di molti artisti è basata su un continuo sforzo. Tutto dipende da un forte impegno e dalla tenacia. Non si può diventare una persona di valore con un atteggiamento noncurante. “Ogni giorno una riga” era il motto di Beethoven.

Spesso, sono proprio le cose che abbiamo più a cuore, o che ci interessano realmente che trascuriamo o non riusciamo ad affrontare. Son certa che  a molti di voi capiti che invece di iniziare a lavorare su quel progetto che vi piacerebbe realizzare, vi ritroviate a procrastinare, a trovare qualsiasi scusa anziché` mettervi al lavoro. Quante volte piuttosto che scrivere quel testo che vi serve, o editare il video che avete a cuore, fare quel paio di telefonate per procedere con le attività`, o mettervi a fare esercizi fisici per mettervi in forma, vi impegnate in altre cose come fare le pulizie in casa, o  scrollare i social.

War of Art

Anche su questo punto ho un testo da suggerire. Insieme al testo di Gary Kelly e Jay Papasan, ho dato una lettura a “War of Art: Break through the blocks and win your inner creative battle”, nella versione italianaLa guerra dell’Arte : sfonda i blocchi e vinci la tua battaglia creativa interiore”)  di Steven Pressfield che parla proprio della resistenza che facciamo quando si tratta di concludere progetti a cui teniamo. La resistenza, è “l’energia negativa che si mette tra una persona e i suoi sogni”. Pensate che ben il 92 % di coloro che fanno i propositi per il nuovo anno vengono sconfitti dalla “resistenza”. Un goal importante come per esempio scrivere un libro, può essere scoraggiante da affrontare quotidianamente, ma un obiettivo più raggiungibile come scrivere per almeno 30 minuti ogni giorno, può risultare più facile da realizzare (e qui il sopracitato testo di Kelly e Papasan già ci torna utile).

Ogni creativo si trova ad affrontare una resistenza, una forza che cerca di impedire di portare avanti il lavoro. Questa resistenza può assumere molte forme, dall’insicurezza e la procrastinazione alla paura e alla frustrazione, e può essere quindi un ostacolo importante al successo. Pressfield offre una gamma di strategie per superare la resistenza e rompere i blocchi creativi, incluso lo sviluppo di una forte etica del lavoro, l’accettazione della paura e la concentrazione sul lavoro stesso piuttosto che sulla convalida esterna. Questo testo, così come il precedente, offre una tabella di marcia per superare gli ostacoli che ci impediscono di realizzare il nostro pieno potenziale, una guida preziosa per chiunque cerchi di rompere i propri blocchi creativi e perseguire le proprie passioni con determinazione.

Anche questo testo include molti esempi di scrittori, artisti e personalità che hanno superato la propria resistenza creativa per raggiungere il successo nel proprio campo. Il regista e produttore David Lynch è citato nel libro come un esempio di professionista creativo che è stato in grado di superare la resistenza creativa sviluppando un’abitudine di meditazione quotidiana. Lynch attribuisce alla sua pratica meditativa quotidiana, infatti,  il merito di averlo aiutato ad attingere alla sua creatività e a superare i propri dubbi. Il pittore e scultore Henry Moore è stato in grado di superare i dubbi che spesso possono sorgere nel processo creativo impegnandosi nella pratica quotidiana del disegno.  Ed anche il romanziere Ernest Hemingway, ha affrontato la sua resistenza scrivendo notoriamente ogni giorno, a dispetto di qualunque cosa accadesse. Questa abitudine gli ha permesso di produrre una grande mole di lavoro e diventare uno degli scrittori più celebri del 20esimo secolo.

Tutti questi esempi illustrano quanto sia potente sviluppare un’abitudine o una pratica quotidiana per superare la resistenza creativa e raggiungere il successo. Impegnandoci in una pratica coerente e concentrandoci sulla cosa più importante, possiamo superare la nostra stessa resistenza e creare il lavoro di cui siamo veramente capaci.

Il successo e al di la` della tua “resistenza”. Affrontala e raggiungerai i tuoi obiettivi.

Insomma sia tu un/a artista, un/a creativo/a, un/a professionista, mi auguro che questo possa esserti di incoraggiamento e ispirazione per continuare a lottare per trovare la tua voce, per non perderla di vista e per perseguire i tuoi sogni. Essere i primi ad apprezzare la nostra unicità, lottare con convinzione per questa senza lasciarci vincere da dubbi o paure, sono alla base dell’amore per noi stessi e anche per le aspirazioni di cui siamo fatti. I nostri obiettivi ci rappresentano e sono proprio quelli che ci renderanno felici.

Gilda Notarbartolo


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