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LA GEMMA d’ABRUZZO: sulmona

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di Elio Notarbartolo

Una città ricca di emergenze artistiche, storiche e culturali, senza dimenticare quelle ambientali.

Un punto di riferimento per la transumanza che fece potenti i Sanniti con la pastorizia, le lane, le pelli, le tintorie, fino alle guerre sociali che videro prevalere la ferocia di Silla sul coraggio sannita.

Rimase punto di riferimento amministrativo anche sotto i Romani, rifiorì sotto Federico II e persino il guerriero, re Ladislao di Napoli, davanti a Sulmona e all’Aquila, fu folgorato dalla idea di voler essere acclamato più che temuto da quelle genti laboriose, ancora con tradizioni pastorali.

Il re portò l’architettura durazzesca in Abruzzo e ora, sia Sulmona che l’Aquila, rispendono di costruzioni uniche e bellissime.

Poi ancora Alfonso d’Aragona volle lasciare la sua impronta catalana, e, ancora oggi, potete godere di una città imperlata di tanti piccoli episodi che testimoniano la nobiltà, l’importanza amministrativa, l’eleganza tardo medioevale, e poi rinascimentale fino al diffuso barocco del dopo Concilio di Trento.

Il portale della cattedrale della SS Annunziata è la sintesi di tre secoli di magnificenza.

cattedrale della SS Annunziata di Sulmona

Aggiungeteci la grotta della Cavallona (ed anche la via aerea che vi accompagna in un volo da sogno), la bellezza dei panorami, la poesia di Gabriele D’Annunzio e vi accorgerete che tre giorni non vi bastano per farvi permeare da questa gemma, non solo d’Abruzzo, ma d’Italia!

Immagine: turismo.abruzzo.it


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