All’Ospedale del Mare di Napoli l’eccellenza del primario di Chirurgia Plastica Alfredo Borriello esempio di impegno, competenza e umanità
Al sud un centro di eccellenza dove la chirurgia ricostruttiva raggiunge vette di perfezione ineguagliabili con il team di Alfredo Borriello.
In un mondo dove la medicina sfida continuamente i confini dell’impossibile, esiste un luogo dove l’avanguardia della chirurgia ricostruttiva si manifesta in tutta la sua incredibile innovazione e allo stesso tempo in un’ incredibile umanità. All’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli di Napoli, ogni giorno l’ Unità operativa di Chirurgia Plastica diretta dal dottor Alfredo Borriello, accoglie, ripara, e ridisegna vite e destini di centinaia di pazienti. Questo tipo di interventi, infatti, rappresentano innanzitutto la tappa fondamentale nel percorso di guarigione e rinascita per coloro che hanno affrontato il cancro. Dopo aver superato la malattia, i trattamenti intensivi (come chemioterapia e radioterapia), e, nel caso di carcinoma mammario, conseguente mastectomia (operazioni di asportazione del seno ), la chirurgia ricostruttiva si presenta come un’opportunità di riscrivere il proprio corpo e la propria storia.
L’Ospedale del Mare apre letteralmente le sue porte a chi cerca una seconda chance quando sembra impossibile crederci. Qui, infatti, le mani esperte di chirurghi eccezionali tessono trame di speranza, ricomponendo frammenti di vite sospese con interventi di precisione millimetrica. Ogni incisione ed ogni sutura diventano passi enormi e fili che riconnettono al domani. Tutto ciò avviene con incomparabile maestria. E` così che il dottore Borriello, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ogni giorno scrive un capitolo di quella che può essere definita la più nobile delle arti: ridare forma alla vita.
Il Team Straordinario di Alfredo Borriello
I suoi pazienti hanno la fortuna, infatti, di incontrare un team di chirurghi straordinario, di cui il primario è un leader attento e appassionato. I dottori Bruno Lo Sapio, Amalia Vozza, Salvatore Serio, Francesco Manna, Alessandra Pica, con assolute preparazione, competenza e dedizione accolgono e seguono ogni singolo intervento ed ogni singolo degente nei percorsi che in gran parte dei casi rappresentano i più difficili della vita di ciascun paziente. Insieme a loro, un team di infermieri, medici e oss con passione, capacità` ed empatia aiutano a rendere questi percorsi meno difficili.
E` così che nel panorama nazionale e internazionale della medicina, l’Ospedale del Mare emerge come un gioiello raro. In Italia e oltre i suoi confini, trovare una simile fusione di competenza, innovazione e umanità è un viaggio non facile.
Interventi Complicati e d’Avanguardia
Presso il reparto del dottore Borriello vengono affrontate tutte le ricostruzioni, dagli interventi più semplici con espansori con protesi mammarie, a quelli più complicati. Tra le operazioni piu` complesse e all’avanguardia che vengono realizzate qui, spiccano quelle di Ricostruzione del Seno con Tessuti Autologhi: il Lembo DIEP e il Lembo Gran Dorsale.
La ricostruzione del senocon il lembo DIEP (Deep Inferior Epigastric Perforator) e` un intervento di microchirurgia avanzato che utilizza il tessuto adiposo e vascolare del basso addome tra ombelico e pube per ricostruire il seno in modo naturale. I vasi sanguigni che garantiscono l’afflusso di sangue al lembo DIEP vengono prelevati dalla parte addominale e riconnessi al sistema vascolare dell’ascella. Il risultato è una mammella ricostruita con un aspetto naturale, ed è chiaro il motivo per cui questa tecnica sia considerata il gold standard nella ricostruzione mammaria. L’operazione comporta uno studio attento dei tessuti e dei vasi sanguigni, e circa 8/10 ore in sala operatoria. I risultati sono naturali e durevoli e il seno ricostruito subirà modificazioni nel tempo in maniera simile alla mammella naturale.
Alfredo Borriello. Ricostruzione del seno con il Lembo Gran Dorsale
Anche la ricostruzione del seno con il Lembo Gran Dorsale e ` una tecnica che si avvale di tessuti prelevati dalla stessa paziente ma utilizza il muscolo gran dorsale insieme ad un lembo di cute sovrastante. A seconda delle dimensioni del seno o delle necessità della persona, il lembo può essere utilizzato da solo o integrato con una protesi mammaria o con trapianti adiposi.
Questi interventi chirurgici consentono di riprendersi completamente sia fisicamente che psicologicamente dopo l’esperienza di un tumore.
Entrambe queste tecniche, infatti, rappresentano un modo efficace di migliorare la qualità di vita, consentendo di recuperare un’ immagine corporea positiva dopo la mastectomia e offrendo risultati estremamente soddisfacenti perché` eseguite da un team esperto. I risultati sono eccellenti e questo è dovuto anche all’impegno post operatorio dei medici. I pazienti del Dottor Borriello vengono seguiti successivamente con attenti e accurati follow up settimanali.
L’incidenza del tumore e del numero di operazioni di ricostruzione del seno è senz’altro significativo nel nostro Paese, così come all’estero, considerando che il cancro al seno è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile italiana.
In Italia questi interventi avvengono maggiormente al nord, ma questa volta L’Ospedale del Mare porta il sud ad un’eccellenza senza eguali. Qui si realizzano oltre un centinaio di ricostruzioni mammarie all’anno.
L’esperienza diretta delle pazienti
G., 40enne che prima di sentirsi pronta per la ricostruzione del seno ha fatto passare 5 anni dalla mastectomia, si è sottoposta all’operazione nel 2024 e ci ha raccontato di un’esperienza di “felicita`, facilità` e bellezza”, successiva proprio a diverse molto negative presso altri ospedali italiani.
“Ero stata prima a Napoli in un altro ospedale dove durante la visita del chirurgo non riuscii a trattenere il pianto scoraggiata dalle parole del dottore alla vista delle mie condizioni, risultato della mastectomia aggressiva che avevo subito anni prima; poi a Roma, all’Ospedale Sant’Andrea. Ciò che è mancato anche lì, sono state l’empatia e la capacità` di intuire cosa ci fosse dietro una storia di tumore per una giovane donna come me. Credo che un dottore debba considerare anche questi fattori interfacciandosi con i pazienti.
Fui accolta in maniera sgradevole da una senologa, in particolare, probabilmente troppo inesperta e già` stanca del suo lavoro, che mi rese quella visita ancora più difficile di quel che già non fosse per me. Persi ogni aspettativa e decisi di rivolgermi all’estero. Ma poi un anno dopo, spinta dalla mia famiglia, mi ritrovai all’Ospedale del Mare dove incontrai il dottor Borriello. Del tutto disillusa, quel giorno ero solo pronta a farmi ancora forte, senza temere una nuova delusione o un pianto.
Son proprio queste le cose che una malattia del genere ti insegna, a non consentire più a te stessa di non amarti ne` a chiunque altro di mancare minimamente di rispetto al dolore e alla forza che ti hanno portata fin qui. E invece, questa volta la vita mi ha finalmente sorpreso di nuovo, al contrario. Non ho avuto bisogno di armature e ho incontrato un primario e dei dottori straordinari. Non c’è stato un solo degente che non mi abbia raccontato di quanto fosse stata positiva la propria esperienza all’Ospedale del Mare, e della disponibilità del Primario. Il dottore Borriello e il suo team non hanno pari.
Un lieto fine
Come ogni storia a lieto fine che si rispetti ho avuto modo di riconciliarmi anche con il genere femminile in camice bianco, che, fino ad allora, mi aveva tanto deluso. Questo grazie alla dottoressa Vozza, chirurga esperta e straordinaria nel team di Borriello, che mi ha capito come solo una donna intelligente e una professionista abile può fare. Mi ritengo estremamente fortunata ad averla incontrata e non smetterò mai di esserle riconoscente.
La sensibilità, il tatto di ciascun medico, la capacità di comprendere anche tutto il non detto che c’è sempre dietro un’esperienza del genere prima di arrivare alla fase di ricostruzione, fanno una grande differenza. Comportano anche un gran lavoro emotivo da parte dei dottori. “Sono estremamente grata oltre che felice di aver incontrato medici tanto straordinari” continua la paziente – “Mi hanno sottoposto all’operazione più complicata per i chirurghi ma più efficace per me, la ricostruzione con il lembo Diep.
Data la mia magrezza nessuno di coloro che mi avevano visitato prima (in Italia e all’estero) mi aveva dato speranza di potermi sottoporre a questo tipo di intervento. Borriello invece non si è mai arreso e, sarà il genio napoletano che gli appartiene oltre che la grandissima esperienza, mi ha restituito un seno e un corpo di nuovo bellissimi.
L’amore verso la professione
Questo non è solo il frutto di una preparazione stupefacente, ma credo che si tratti proprio di amore, verso le persone, la vita e la propria professione.
So bene che nella sanità italiana ci si trovi spesso di fronte a medici che si comportano come lavoratori di ufficio stressati che, pur trattando universi tanto delicati, dimenticano le persone e le storie che ci sono dietro ciascun individuo.
Non è facile trovare questefigure rare ed eccezionali, dottori dedicati e tanto esperti. Prima di entrare all’OdM, ero convinta che esistessero solo nelle serie tv di successo. Per fortuna mi sbagliavo.
Mentre lo racconto mi rendo conto che continuo ad esserne stupita, della professionalità`, della sensibilità con la quale mi hanno accompagnato a destinazione, dei risultati straordinari che si sono rivelati essere al di sopra delle mie più rosee aspettative”.
Pare un miracolo. E si trova proprio a Napoli.