Una Nazione che eroga diritti a geometria variabile
L’Italia divisa e sperequata mette in rete una nuova puntata mortificando i diritti dei bimbi meridionali. Questi i fatti. Il Consiglio europeo aveva deciso nel 2002 a Barcellona che dovevano essere garantiti gli asili nido ad almeno il 33% dei bambini entro i 3 anni. Nel Meridione potranno usufruire di questo diritto solo il 15% dei bambini rispetto al 66% dei bambini del Nord. Non basta, si continua a giocare sulla pelle dei meridionali elargendo 5 mila euro ai lavoratori che si trasferiscano oltre 100 km dalla residenza. In tal modo si catalizza lo svuotamento del Meridione, già afflitto dalla cronica migrazione di 100 mila persone all’anno, al fine di ridurre le risorse finanziarie, incluse quelle del PNRR, destinate a quest’area e dirottandole verso il Nord che diventa più popoloso. Inoltre, almeno 5,7 milioni, la maggior parte concentrati nel Meridione, vivono sotto la soglia della povertà, altri 4,8 milioni hanno rinunciato a curarsi (ISTAT, Sole 24 Ore).
Si erogano diritti a geometria variabile, si risparmia sugli asili nido e sulla salute, nel contempo si incrementano gli armamenti accodandosi alla volontà politica di alcuni paesi dell’UE che vorrebbero imporre l’idea folle del “se vuoi la pace preparati alla guerra”, in contrasto con l’articolo 11 della Costituzione che parla chiaro: “l’Italia ripudia la guerra”…. Un eventuale conflitto mondiale con l’uso dell’atomica ridurrebbe, più volte, in cenere l’intero pianeta. Il disegno del governo Meloni è chiaro: ai fratellastri meridionali sono riconosciuti i diritti a contenuto minimo, tanto, oramai, sono abituati a tirare la cinghia.
Antonio Bianco