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Meloni: senza il Meridione l’Italia non sarà più forte, coesa e competitiva

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Il divario socio economico tra il Nord ed il Sud, mai colmato, penalizza la produttività del paese ed incide negativamente sul Pil.

L’Italia è in grave ritardo nelle politiche di coesione, l’Ue lo mette nero su bianco: nel meridione risiede 1/3 della popolazione che incide solo per 1/5 sul Pil nazionale. L’approvazione del regionalismo differenziato rischia di lasciare invariate ed irreversibili gli squilibri e le sperequazioni esistenti nelle due aree del paese. La mancata approvazione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) e l’assenza di risorse finanziare destinate nei capitoli della legge di bilancio necessarie a renderli operativi, contraddice la narrazione della Meloni sul fatto che la riforma renderà il paese più forte, coeso e competitivo. I LEP sono la condizione minima affinché ogni italiano, al di là del CAP di residenza, possa godere di identici diritti di lavoro, di studio e di assistenza sanitaria. Secondo le previsioni di Adriano Giannola, presidente dello Svimez, per avviare la riunificazione sostanziale del paese occorrerebbero non meno di 100 miliardi da spalmare in dieci anni. La migrazione dei meridionali dovrebbe essere una scelta volontaria, ogni persona dovrebbe poter realizzare i propri sogni nei territori natii, vicino ai propri affetti, senza reputarsi uno straniero in patria.

Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti ed i soldi per far sì che, il Meridione, l’area più povera e sottosviluppata dell’UE, non sia utilizzato unicamente per battere cassa a Bruxelles ed ottenere l’assegnazione dei circa 200 miliardi del PNRR. È parte integrante del territorio italiano e i soldi vanno spesi per le infrastrutture indispensabili a sostenere le sfide della globalizzazione dei mercati. Il PNRR è una grande opportunità per riunificare il paese, le risorse finanziarie non possono essere prevalentemente dirottate verso il Centro-Nord, in tal modo si rende il Sud un’area soggetta a massiccia migrazione e, nel contempo, si danneggia l’intera economia del paese.

Antonio Bianco


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