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Giorgetti: “ma chi va più dal medico di base”

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di Antonio Bianco

Il PNRR prevede l’apertura di 1350 case di cura della comunità per la presa in carico dei pazienti cronici, in sinergia con i medici di famiglia e del pediatra di libera scelta. La pandemia ha messo a nudo la fragilità del sistema sanitario mancante delle case di cura territoriali che, avrebbero dovuto fornire il personale infermieristico e specialistico per l’assistenza e la cura dei malati cronici. Oggi tale compito è svolto dagli ospedali, fatto che, durante la fase acuta del contagio, ha imposto ai nosocomi di convertire i reparti nella cura delle persone affette da Covid che non potevano essere curate nel proprio domicilio.

Le conseguenze sono state drammatiche, i pazienti cronici, in particolar modo, cardiologici ed oncologici, hanno perso chiari punti di riferimento ospedalieri dovuti all’allungamento delle liste di attesa, costretti, per chi aveva sufficienti risorse economiche, a rivolgersi allo specialista privato. Gli altri potevano sperare solo nella buona sorte e nel rallentamento della patologia in atto. L’inutilità della medicina territoriale e, in particolar modo, dei medici di famiglia era stata espressa da Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Lega-M5S, al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, (vedi “Next”, del 24 agosto 2019). Infatti secondo tale periodico, Giorgetti dichiarava che: “Nei prossimi 5 anni mancheranno 45 mila medici di base, ma chi va più dal medico di base, senza offesa per i professionisti qui presenti? Nel mio piccolo paese vanno a farsi fare la ricetta medica, ma chi ha almeno 50 anni va su Internet e cerca lo specialista. Il mondo in cui ci si fidava del medico è finito”. Mancanza di sensibilità e conoscenza della realtà reddituale delle famiglie che non sono tutte ricche e, spesso, non si curano per mancanza di denari. Nella frase di Giorgetti si coglie la premessa per l’ulteriore e futura privatizzazione della sanità. Si riducono le risorse finanziarie a favore di questo settore della pubblica amministrazione e non si sostituiscono i medici di famiglia andati in pensione. Sembra che, nella Nota di Aggiornamento del Documento Economico Finanziaria (NADEF), di prossima approvazione, l’attuale governo vorrebbe destinare alla sanità risorse aggiuntive attinte dai fondi del PNRR per la nascita delle case di cura della comunità.


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