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Le “strane” origini della Nutella

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Chi penserebbe che dobbiamo a Napoleone l’invenzione della nutella.
Per la verità, Napoleone stimolò, solo involontariamente l’invenzione della mamma della nutella, la gianduia da cui discende la nutella degli anni 70 e dei giorni nostri.
La gianduia è una pasta di nocciole ( che hanno un alto contenuto di calorie e di oli grassi) e di cacao in percentuale del 15-20%.
Oggi si producono ancora i gianduiotti ma la produzione maggiore di questa pasta di nocciole è per la nutella che ha fatto ricca e internazionale l’industria dolciaria Ferrero.
Nella seconda metà del 700, si diffuse in tutte le corti europee la consuetudine della cioccolata che, come tutti sanno, ha, come prodotto base, il cacao.
All’inizio del secolo XIX Napoleone, per colpire il commercio inglese e olandese delle spezie, vietò l’importazione di tanti prodotti provenienti dalle terre oltremare, e tra queste, il cacao.
La cioccolata continuò ad essere venduta, si, ma ad un prezzo altissimo.
I Piemontesi che già erano diventati grandi consumatori di questi prodotti a base di cacao, si inventarono dolciumi che avessero il sapore del cacao, ma ne contenessero quantità molto basse: in questo modo si rispondeva al gusto e alla tasca di compratori.
Dobbiamo a Napoleone se questa delizia italiana ci addolcisce la colazione degli anni 2000, e se tanti dottori devono serrare le fila per combattere un altro supporter dell’obesità.


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